Sviluppo psicomotorio: la strada che percorre il bambino

Dal momento della sua nascita, il bambino intraprende una “strada” volta all’apprendimento di tutto ciò che gli permette di stare al mondo e di percepirlo. Questo percorso è volto, quindi, al cosiddetto sviluppo psicomotorio: un processo fatto di continua crescita del corpo e dei sensi. Scopriamo, passo passo, cosa si intende per sviluppo psicomotorio.

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Quando si manifesta lo sviluppo motorio nel bambino

Lo sviluppo psicomotorio si concentra nei primi tre anni di vita del bambino e, non a caso, questo periodo viene considerato come la fase della vita in cui un soggetto registra una crescita e uno sviluppo maggiore.

Un neonato tende a porre in essere movimenti caotici e automatici ma, a mano a mano che trascorrono i mesi, egli impara a percepire il mondo che lo circonda attraverso i suoi sensi ed impara, soprattutto, a coordinarsi nei movimenti e nel linguaggio.

Lo sviluppo psicomotorio può essere compreso se diviso in fasi funzionali, definite tappe di sviluppo psicomotorio. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Tappe dello sviluppo psicomotorio: dalla nascita ai tre anni

La scienza ha stilato delle tappe specifiche in cui il neonato, dopo la sua nascita, acquisisce determinate abilità.

Ecco un breve elenco che le menziona e le descrive.

Sviluppo della postura

Come accennato, un neonato inizialmente assume movimenti automatici e non riesce a mantenere una postura dritta.
Egli possiede dei riflessi predeterminati sotto il profilo genetico, che gli consentono di entrare in contatto con il nuovo ambiente.

A partire dai 4 mesi, però, inizia ad assumere un primo controllo del capo per poi iniziare a stare dritto verso gli 8 mesi ed infine a gattonare verso il primo anno di vita.

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Sviluppo cognitivo e della coordinazione

Dai due ai sei mesi, il bambino andrà incontro a un sempre più progressivo sviluppo della sua capacità di coordinare tatto e movimenti.

Pertanto, inizia ad afferrare gli oggetti che lo incuriosiscono, a toccarli nelle loro parti, a osservarli con attenzione, ad assaggiarli con la bocca.

Questo aspetto è strettamente connesso con lo sviluppo cognitivo, ossia, il percorso di crescita mentale che gli permette di iniziare a fare dei piccoli ragionamenti fino alla formulazione di pensieri sempre più complessi.

Sotto questo profilo, il gioco si rivela lo strumento principale e di fondamentale importanza con cui il bambino inizia a comprendere il mondo esterno e con il quale egli può affinare sempre di più le sue abilità.

Il gioco nel Metodo Montessori ha infatti un ruolo fondamentale per lo sviluppo del bambino.

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Sviluppo del linguaggio

Con la parola il bambino esterna quelli che sono i suoi pensieri e interagisce con le persone più vicine.

Lo sviluppo del linguaggio prevede una fase iniziale detta “pre-verbale” che ha una durata fino ai 10 mesi circa. In questo periodo il bambino emette solo dei suoni e mette in campo la cosiddetta lallazione.

Successivamente, dai 12 mesi in poi, inizia la fase “verbale” che porta alla formulazione di parole sempre più articolate.

Sviluppo della socialità

L’ultima delle tappe di sviluppo psicomotorio consente al bambino di portare avanti anche un costante sviluppo delle sue capacità sociali, di interazione e affinità.

Si tratta di acquisizioni che riguardano non solo i rapporti con le persone, ma fanno riferimento anche al modo in cui egli percepisce sé stesso.

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