Uno dei libri che di solito consigliamo ai nostri utenti che si appassionano al Metodo Montessori e’ senza ombra di dubbio il testo “Educare alla libertà”.
Educare alla liberta’ contiene alcune pagine significative dell’opera piu’ importante di Maria Montessori denominata: “Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini”.
Consideriamo il bimbo come un essere completo
Il bimbo viene visto come un essere completo, dotato naturalmente di una energia creativa innata e affettiva, e il principio fondamentale che deve improntare la sua educazione è quello della libertà, da cui naturalmente emergerà la disciplina.
Uno dei principi che e’ alla base del metodo Montessori e’ senza dubbio quello di considerare il bimbo come un piccolo adulto e come una persona pensante gia’ da piccolissimo.
Non trattare i bambini come persone da indirizzare, ma, al contrario, come persone che vanno lasciate libere di esplorare. E’ importante dare loro dei compiti anche apparentemente fuori misura e metterli alla prova con fiducia e amore, solo cosi’ potremo permettere loro di crescere piu’ velocemente giorno dopo giorno.
Questi sono i pilastri di base dell’educazione di Maria Montessori, educatrice e pedagogista, il cui metodo oggi è diffuso in tutto il mondo.
Scritto più di cento anni fa, è un insieme di raccomandazioni montessoriane improntate a stimolare il bambino a coltivare e potenziare le proprie capacità e i propri talenti, attraverso un’educazione, appunto, libera.
Educare alla liberta’ raccoglie le pagine piu’ significative di questo manoscritto che e’ appunto “”Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini”.
Il libro cerca di dare ai genitori ma anche agli insegnanti delle regole da seguire per donare un corretto sviluppo del potenziale umano.
La “regola” alla base del metodo di Maria Montessori è esattamente questa: lasciare che il bambino faccia da sé, scopra il mondo attraverso i suoi sensi, le sue mani e la sua intelligenza, come se l’adulto non esistesse. Un bimbo libero lo sarà anche da adulto. Un testo geniale erivoluzionario che ispira l’educazione dei piccoli in milioni di scuole su ogni parte del pianeta.
I principi di Educare alla libertà
Il primo e più importante valore contenuto nel testo è, naturalmente, quello di educare il piccolo all’indipendenza. Un genitore che “serve” il proprio figlio non gli consente, secondo Maria Montessori, di allenare le sue capacità.
L’unico compito di un genitore, allora, è aiutare il bambino a fare da solo, a conquistare in modo autonomo la sua libertà. Insegnare al proprio piccolo come si mangia, come ci si veste, come effettuare l’igiene personale quotidiana è senza dubbio più difficile e lungo che aiutare a svolgere l’azione per lui. Tuttavia il bimbo seguendo questi consigli a pochissimi anni sara’ gia’ totalmente indipendente e sara’ abituato a risolvere problemi e trovare soluzioni. Sara’ sicuramente un bimbo piu’ stimolato ad agire e non si adagiera’ al mondo circostante ma lo affrontera’ per farlo suo.
Non considerare i bambini troppo piccoli per le attivita’
Non impedire al piccolo di fare qualcosa perché lo si ritiene troppo piccolo. Secondo Maria Montessori le capacità dei bimbi non vanno considerate in base alla loro età, ma stimolate continuamente. I genitori o gli insegnanti devono essere li a sorvegliare le attivita’ come angeli pronti ad intervenire se si creassero delle situazioni di pericolo.
La fiducia è alla base del metodo montessoriano e del testo, non solo quella con cui si lasciano al piccolo i compiti più semplici, ma anche quella con cui lo si mette alla prova. Il testo, dunque, è molto utile per comprendere a fondo i principi di base dell’educazione montessoriana e contiene innumerevoli spunti e consigli su come allevare un bambino all’insegna della libertà e dell’indipendenza.
Attivita’ quotidiane alla base del metodo
Lavarsi le mani per noi può essere un gesto meccanico, ma per un bambino può diventare un’occasione di gioco, ma soprattutto un esercizio di pazienza e attenzione. Questa buona abitudine lo aiuterà a sviluppare il proprio corpo e i movimenti con una certa armonia.
Tra i consigli piu’ importanti per le attivita’ domestiche che troviamo nel libro vi e’ anche quella di lasciare che il piccolo apparecchi la tavola, che porti i piatti, che mangi in modo composto e che riponga le stoviglie dopo aver mangiato.
Un’apparente disciplina che vuole, al contrario, educare il bambino a essere autonomo.
I Genitori e gli Insegnanti come angeli custodi
Il genitore, o l’educatore, deveno essere angeli custodi e non devono aiutare praticamente il bambino mentre cerca di svolgere qualcosa. L’importante è vigilare sulla sicurezza del piccolo, ma parlando e intervenendo il meno possibile.
Bisogna, quindi, anche imparare a rispettare gli errori del bambino e aiutarlo a correggersi da solo. D’altro canto, è sempre bene, anche, non forzare il piccolo a fare qualcosa.
L’importanza del contatto con la natura
Nel testo montessoriano è presente anche un altro aspetto essenziale del metodo dell’educatrice, ovvero il contatto con la natura che aiuta il bambino a esercitare le sue energie, a prendersi cura degli esseri viventi, compresi gli animali e le piante.
Piccoli gesti giornalieri come annaffiare le piante preparano il bimbo a rispettare la terra e cio’ che lo circonda.
Coltivare il proprio talento
Infine, il testo si concentra sul principio di base attorno a cui ruota tutto il metodo montessoriano, vale a dire stimolare il bambino a coltivare il proprio talento. In ognuno di noi c’è qualcosa di positivo, così, fin da piccoli vanno coltivate le capacità, lasciando sempre meno spazio ai piccoli difetti, pur presenti in ciascuno.
Per riuscirci, gli ambienti in cui il bambino vive e si muove devono naturalmente essere alla sua portata. La scuola dovrà quindi essere un ambiente molto accogliente a misura dei più piccoli. Anche in casa, dovrà esserci uno spazio riservato al piccolo, in cui ogni oggetto sia corrispondente alle sue esigenze.
Secondo Maria Montessori “il bambino è come un viaggiatore che osserva le cose nuove e cerca di capire il linguaggio sconosciuto di chi lo circonda”. A noi adulti spetta il ruolo di ciceroni di questi viaggiatori che fanno il loro ingresso nella vita umana”. Un ruolo prestigioso ma anche molto difficile e lungo.