I travasi montessoriani: un gioco che piace molto ai bambini

Un attività molto conosciuta, introdotta e diffusa dal metodo Montessori è il gioco del travaso.
I travasi montessoriani sono attività semplici che piacciono particolarmente ai bambini. Li troviamo, infatti, a lungo concentrati in questa attività e ogni volta che viene proposta amano sempre ripeterla.

Ma cosa hanno di così speciale i travasi montessoriani? Come aiutano il bambino nel suo sviluppo? Vediamoli dal loro punto di vista.

travasi montessoriani

I travasi montessoriani visti dagli occhi del bambino

Questo gioco, per i bambini, rappresenta proprio un attività interessante. Amano farla e rifarla più volte anche se ciò comporta ripetere sempre la stessa azione.

Ai nostri occhi, ripetere sempre le stesse cose, appare stancante e noioso.
Per i bambini invece la possibilità di ripetere sempre gli stessi movimenti è un occasione per imparare a muoversi.
Scoprire, migliorare e perfezionare i propri movimenti e la propria conoscenza attraverso la ripetizione è un attività interessante che amano moltissimo fare.

E’ come se si allenassero in uno sport: perfezionare la coordinazione e il movimento sono i loro obiettivi.

Lo sviluppo sensoriale con i travasi montessoriani

Attraverso i travasi montessoriani, il bambino ha la possibilità di sviluppare diverse ed importanti capacità:

  • la motricità fine
  • la coordinazione mano-occhio
  • la conoscenza di materiali, pesi, consistenze e grandezze diverse
  • la concentrazione

Diversi materiali, usati nei travasi, permettono di creare livelli di difficoltà gradualmente maggiori. In questo modo si creano due vantaggi:

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  1. si rende il gioco sempre interessante per il bambino
  2. si segue progressivamente la sua crescita creando proprio un percorso di sviluppo sensoriale

Infatti, in base alle capacità acquisite è possibile inserire materiali che pian piano richiedono una precisione di movimenti sempre maggiore.

Ad esempio dal travaso di un tipo di pasta grossa, come ad esempio il rigatone, si passa pian piano a travasare tagli di pasta sempre più piccoli fino ad arrivare ai Grattini.

La ripetizione sarà alla base di un reale perfezionamento del movimento e della progressiva crescita del bambino.
Attraverso i travasi montessoriani imparerà a riempirsi il piatto in tavola o versarsi da bere.

Da che età si possono proporre i travasi montessoriani?

E’ possibile introdurre il gioco dei travasi montessoriani a partire dai 12 mesi. Qui, infatti, il bambino ha già acquisito una padronanza di movimento sufficiente per cimentarsi in questo affascinante gioco.
I diversi gradi di difficoltà, rendono i travasi adatti fino ai 3 anni di età del bambino.

L’adulto dovrebbe sempre incoraggiare la ripetizione dei movimenti del bambino, sia attraverso i travasi montessoriani, sia nei loro esercizi di vita pratica.
Tutte le occasioni sono valide per allenarsi a migliorare il movimento e la coordinazione.

Anche se può risultare “stancante” in alcune circostanze, come ad esempio quando si lavano le mani e aprono/chiudono in continuazione il rubinetto senza lavare niente, il loro intento non è quello di farci innervosire ma quello imparare bene una specifica azione.

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I materiali da usare nei travasi montessoriani

I classici materiali che vengono usati nel gioco dei travasi sono:

  • le farine
  • la sabbia
  • i legumi
  • il riso
  • l’acqua

In base all’età e alle capacità acquisite, sono veramente tantissimi i materiali che si possono introdurre per far giocare il bambino coi travasi.

I diversi travasi montessoriani

I tipi di travasi che si possono presentare al bambino sono tantissimi e variano in base al grado di difficoltà: attraverso lo spostamento di materiali diversi oppure facendo usare le mani o appositi strumenti come, ad esempio, una pinza da cucina, un contagocce o una siringa senza l’ago.
Anche l’uso di contenitori di diverse grandezze crea vari livelli di difficoltà nel travaso.

Facilissimi da introdurre e a costo zero, i travasi migliorano moltissimo il movimento del bambino.
La scelta del tipo di travaso andrà fatta, ovviamente, sempre in base alle reali capacità di  movimento del bambino e dalle competenze già acquisite.

Ecco alcuni pratici esempi di travasi montessoriani:

  • Il travaso del riso

E’ possibile proporre questo tipo di travaso dai circa 15 mesi.

Sarà sufficiente preparare un vassoio, due ciotole, del riso, un cucchiaio e poggiare tutto su di un tavolino a sua misura.
Il bambino dovrà essere lasciato libero di travasare da una ciotola all’altra il riso senza essere disturbato.

Per rendere il travaso sempre interessante per il bambino è possibile proporre cucchiai e ciotole di dimensioni diversi per incrementarne la difficoltà, materiali di travaso simili ma diversi come per esempio il farro o il mais.

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  • Il travaso di legumi

L’età consigliata è sempre dai 15 mesi in poi.

Basta preparare legumi e due pentolini muniti di manico. Mettere il tutto su di un tavolino in un vassoio abbastanza grande.

Il bambino dovrà travasare i legumi da un pentolino all’altro tenendoli entrambi per i manici.

  • Il travaso con la spugna

Questo tipo di travaso prevede come età minima i 30 mesi.

Occorrono due bacinelle, una spugna naturale, un tappetino ed un asciugamano.

Il bambino dovrà travasare, dalla bacinella piena alla bacinella vuota, tutta l’acqua facendola assorbire dalla spugna e poi strizzandola.

  • Il travaso con le pinze

Il grado di difficoltà in questo travaso è più alto. L’età consigliata, infatti, parte dai 3 anni.

Su di un vassoio serviranno due ciotole, un tipo di pasta abbastanza grande e un paio di pinze da cucina maneggevoli per il bambino.

Il travaso dovrà essere effettuato afferrando la pasta con la pinza e trasportarla nella ciotola vuota.

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