Una delle frasi fondamentali di Maria Montessori afferma che il gioco simbolico è il “lavoro del bambino”. E’ proprio attraverso il gioco, infatti, che egli non solo sviluppa le sue capacità ma costruisce anche la sua personalità. Attraverso questa tipologia di gioco, il bambino si diverte e, con spensieratezza, impara ad avere un proprio ruolo, a rispettare delle regole, a capire quali sono le proprie attitudini. Nell’articolo che segue, spiegheremo nel dettaglio come e perché il gioco simbolico rivesti un ruolo così importante nel Metodo Montessori.

Gioco simbolico Montessori: cosa si intende?
Il concetto di Gioco Simbolico è stato introdotto da Piaget: il bambino già verso i 18-24 mesi comincia ad avere una rappresentazione mentale di cose o di persone con cui è entrato in contatto, anche se non presenti.
Avviando con lui un gioco di simulazione (“faccio finta di …”) egli:
- impara nuovi vocaboli
- apprende come contestualizzarli ed usarli
- comincia ad associare le risposte alle domande che qualcuno gli pone
La finalità di questo gioco, dunque, qualunque sia il tema che piace al bambino, è quella di stimolare la sua capacità di avere un ruolo.
Il bambino tende già d’istinto ad imitare un adulto di riferimento (la madre, il padre, un fratellino): il gioco simbolico non fa che consolidare la sua capacità di personificazione e di immaginazione.

Il gioco simbolico nel percorso di crescita del bambino
All’inizio, il bambino ha bisogno di “proiettarsi” nella realtà: non è ancora in grado di fare un distinguo fra mondo reale e mondo fittizio.
Poi, dopo il compimento dei 6 anni, lo scenario muta.
Il bambino scopre che gli piace travestirsi e il gioco simbolico si popola di personaggi che diventano a lui familiari, magari presi da una storia che gli è stata raccontata più volte, oppure, dal gioco preferito (una bambola, un peluche, un burattino…).
Libertà di apprendimento
Secondo Maria Montessori, l’ambiente di apprendimento deve essere ben strutturato, così che il gioco simbolico possa educare il bambino anche alla libertà.
È importante che il bambino impari in modo naturale, esplorando. Se lui segue il proprio istinto, è portato naturalmente a sperimentare, a mettersi alla prova, a dosare le proprie forze, a portare a termine un compito.
Crescere significa manifestare la propria intelligenza e la propria individualità nel gioco simbolico.
Ed è proprio con questo scopo che il Metodo Montessori si predispone verso il bambino, ricreando ambienti adatti alla sua misura.

Il gioco simbolico Montessori: attività diverse secondo le età
Quando parliamo di gioco simbolico bambini, il Metodo Montessori prevede molte e diverse attività da proporre ai bambini da 1 a 6 anni. Tra i più frequenti ed amati ci sono:
- la cucina giocattolo dove il bambino prende il ruolo della mamma o del papà e prepara da mangiare per lui o per gli altri.
- il Kit per le pulizie in legno che lo introduce a nuove attività pratiche e soddisfa il suo bisogno di ordine.
- il gioco dei travasi che favorisce lo sviluppo di specifiche abilità di movimento
Questa tipologia di gioco ha talmente tanta importanza nell’educazione dei bambini che, non a caso, ritroviamo questi tre angoli (e ovviamente molto di più) non solo nelle scuole montessoriane ma anche in ogni nido e scuola materna tradizionale.
- Proprio come una vera cucina. La cucina giocattolo Eichhorn è a misura di...
- E' dotata di piano cottura a induzione con piastre luminose.(batterie non...
- Le antine posizionate nella parte superiore e inferiore si aprono
In conclusione
Il gioco simbolico Montessori è dunque, senza alcun dubbio, un valido e prezioso mezzo per lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino.
E’ insieme fiaccola di creatività e spirito d’iniziativa!
Per questo motivo è fortemente consigliato anche in casa: organizzare la casa in stile montessoriano, riproponendo degli angoli a gioco simbolico, è di importante aiuto nella crescita e sviluppo di ogni bambino.