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Gli scatti di crescita nei neonati possono essere riconosciuti con estrema facilità. Basta osservare i piccoli regolarmente e sapere esattamente “cosa” osservare per poterli riconoscere. Scopriamo in cosa consistono gli scatti di crescita e come fare per riconoscerli.
Cos’è uno scatto di crescita nel neonato?
Lo scatto di crescita è una fase di passaggio in cui il neonato modifica il suo approccio alla nutrizione.
Si tratta di un passaggio a cui tutti i bambini sono sottoposti e che talvolta costituisce motivo di preoccupazione per molte mamme.
Sapere come comportarsi nella fase dello scatto di crescita del neonato è importante per provvedere ai suoi bisogni in modo adeguato.
In genere in questa fase i neonati sono insaziabili e tendono a voler rimanere il più possibile attaccati al seno.
Le poppate diventano molto lunghe, i neonati appaiono più nervosi e si svegliano anche con maggiore frequenza.
Tutti questi sintomi sono segni inequivocabili dello scatto di crescita e quindi le mamme devono stare tranquille perché sono comportamenti che rientrano nella normalità.
Dopo aver chiarito cosa sono esattamente gli scatti di crescita è fondamentale capire in quale periodo della vita del neonato si manifestano.
Quando avvengono gli scatti di crescita
Il percorso dell’allattamento al seno non è un percorso semplice per una mamma e non lo è neanche per il suo bambino: quest’ultimo, infatti, deve abituarsi a poppare correttamente per poter avere la quantità di latte desiderata e la mamma, dal canto suo, deve seguire i ritmi del suo piccolo per non turbarlo.
Accade anche che, quando entrambi finalmente hanno raggiunto una certa regolarità negli orari e nella frequenza delle poppate, tutto si stravolge ancora una volta e il bimbo ricomincia a cercare di nuovo con insistenza il seno e ad attaccarvisi nervosamente come se non lo volesse lasciare più.
Gli scatti di crescita, quindi, possono essere diversi e anche abbastanza frequenti nella vita del neonato.
Ecco di seguito le età in cui si manifestano gli scatti di crescita più comuni:
- tra la 1ª e 3ª settimana
- tra la 6ª e 8ª settimana
- duranti i 3 mesi
- a 6 mesi
- a 9 mesi
Quelli che si manifestano con maggiore evidenza sono gli scatti di crescita dei primi mesi, che sono anche quelli più preoccupanti per la mamma che allatta esclusivamente al seno. Facilmente riconoscibile è lo scatto di crescita 3 mesi, mentre può anche essere notato di meno lo scatto di crescita dei 6 mesi e quello dei 9 mesi.
Come comportarsi durante gli scatti di crescita
Stare a stretto contatto col piccolo permette di capire immediatamente ogni suo minimo cambiamento.
Solitamente, quando il neonato comincia ad avere più voracità, il primo pensiero della mamma è quello di non riuscire a soddisfarlo abbastanza.
In realtà è del tutto normale che abbiano più fame, perché i bambini piccoli crescono di settimana in settimana. La soluzione per placare il loro nervosismo è quella di allungare la durata delle poppate e metterli al seno con più frequenza.
Inoltre, è errato pensare di non avere abbastanza latte per garantire al piccolo la giusta quantità nella poppata: la produzione di latte aumenta e diminuisce per vari motivi ma generalmente è determinata da quante succhiate fa il bambino.
Dunque, la mamma è in grado di calibrare la sua produzione di latte in base alle esigenze del proprio bambino.
In queste fasi è molto importante continuare con un allattamento a richiesta, evitando di interferire dando altri liquidi o il ciuccio.
Questi, infatti, potrebbero calare la richiesta di latte da parte del bambino in quanto danno solo una parvenza di sazietà.
Bisogna ascoltare, invece, i bisogni del piccolo e dargli il seno tutte le volte che lo richiede.
Da evitare anche le integrazioni di latte artificiale durante gli scatti di crescita, a meno che non sia indispensabile. Il latte artificiale, infatti, riempie il pancino del piccolo ma riduce notevolmente la richiesta di ulteriori poppate.
Inoltre, un uso del biberon, dove la suzione per il piccolo è molto più semplice, può diminuire nel piccolo il desiderio di attaccarsi al seno. Di conseguenza, il seno non verrà stimolato adeguatamente e la produzione di latte si ridurrà talmente tanto da non essere più sufficiente per il piccolo.
Per questo bisogna perseverare nell’allattamento al seno anche durante gli scatti di crescita affrontando la situazione sempre con calma e pazienza.
Consigli per superare gli scatti di crescita
Come abbiamo potuto vedere, gli scatti di crescita possono comportare dei disagi sia nel neonato sia nella mamma.
Per affrontare al meglio questi periodi, inevitabili nella vita del neonato, bisogna seguire dei semplici accorgimenti che facilitano i vari passaggi.
Ecco 3 pratici consigli per superare senza difficoltà gli scatti di crescita:
- Farsi aiutare nel riconoscere il momento dello scatto di crescita: individuare quando arriva lo scatto di crescita del neonato è importante per non confondersi. Per evitare di sbagliare, farsi aiutare è importante poiché spesso si rischia di confondere questo passaggio con problemi che non c’entrano nulla.
- Intervenire immediatamente: una volta individuata la fase dello scatto di crescita occorre intervenire subito e nella maniera più adeguata, così da dare al piccolo la massima serenità. Continuare, quindi, ad allattare a richiesta è sicuramente la soluzione migliore per porre fine al suo nervosismo. Assecondando sempre le sue esigenze (aumentando anche le poppate se il piccolo lo richiede) si potrà ristabilire la normalità.
- Mangiare e bere a sufficienza: il periodo degli scatti di crescita del proprio bambino e l’allattamento al seno comportano un grande impegno fisico e quindi bisogna mangiare e bere abbastanza per poter affrontare tutto lo sforzo che questo periodo richiede. Se è possibile, anche nelle faccende di casa è bene farsi aiutare perché l’impegno è costante.
Infine, è molto importante affrontare questi periodi sempre con calma, tranquillità, amore e serenità. In questo modo sia la mamma sia il bambino staranno benissimo e supereranno gli scatti di crescita nel migliore dei modi!