Cubo del trinomio nel Metodo Montessori: come imparare la matematica con pratici strumenti

Il cubo del trinomio si caratterizza per essere la rappresentazione della formula algebrica (a+b+c)3. Dal punto di vista della struttura, la scatola è composta da due lati che si possono aprire in modo tale da favorirne l’utilizzo e il posizionamento dei vari pezzi. Sul coperchio vi sono poi i vari colori guida. Attraverso il cubo di un trinomio, i bambini possono apprendere divertendosi e provando varie soluzioni: possono, infatti, costruire una torre seguendo il rapporto delle grandezze, ordinare i vari pezzi in base al colore e alla dimensione, formare un cubo, e tanto altro ancora. Il cubo del trinomio nel Metodo Montessori è ampiamente utilizzato e può essere proposto ai bambini a partire dai 4 anni di età. Scopriamo maggiori dettagli su questo specifico strumento.

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La struttura del cubo trinomio

Il cubo di trinomio Montessori, originariamente, aveva una grandezza di 9x9x9.

Successivamente, questa dimensione è stata cambiata: il cubo, infatti, è ad oggi composto da 27 singoli pezzi con una grandezza complessiva pari a cm. 31x31x31.

Tutte le parti del cubo possono essere combinate tra di loro in modo tale che, come abbiamo visto in precedenza, i bambini possano ordinarle nel modo che preferiscono.

È possibile che decidano di ordinarli per:

  • colore
  • grandezza e colore
  • creare un cubo, oppure, una torre

Le parti prese singolarmente possono anche comporre un cerchio o una strada, sulla quale i bambini possono giocare cercando in questo modo di restare in equilibrio.

Alle varie parti possono anche essere abbinati dei cartoncini in modo tale da poter sperimentare la formula del trinomio: (a+b+c) x (a+b+c) x (a+b+c).

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Cubo del trinomio nel metodo Montessori

Per apprendere da questo strumento matematico, è molto importante soffermarci sul metodo d’insegnamento diffuso da Maria Montessori.

Noi adulti, infatti, spesso non capiamo fino in fondo cosa un bambino può o non può apprendere grazie al cubo di un trinomio. Per questo bisogna tenere bene a mente due aspetti basilari:

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  • giocando i bambini apprendono: anzi, è proprio attraverso il gioco che riescono maggiormente a memorizzare ed acquisire informazioni utili alla loro crescita e sviluppo
  • i bambini hanno tempi diversi da noi adulti: pertanto bisogna imparare a rispettarli

Seguendo l’insegnamento di Maria Montessori, è fondamentale che noi adulti impariamo ad osservare i bambini: senza interferire, dobbiamo lasciarli liberi di sperimentare, capire ed apprendere in autonomia.

In questo senso, la capacità di osservare si trasforma in arte a tutti gli effetti: non dobbiamo intrometterci nel loro processo di apprendimento, cercando di accelerarlo o modificarlo ma, piuttosto, dobbiamo assecondarlo e seguirlo.

È per mezzo di attività spontanee che i bambini possono sviluppare delle enormi potenzialità.

L’insegnamento di Maria Montessori

A tal proposito, è utile richiamare un estratto del pensiero di questa grande educatrice.

La Montessori affermava che per studiare lo sviluppo del bambino è necessario osservare il movimento della mano: da questa osservazione possiamo comprende lo sforzo e lo stimolo psichico.

Senza l’esercizio manuale e pratico, lo sviluppo del bambino giunge a un punto abbastanza limitato. Con l’attività manuale, invece, il livello di apprendimento raggiunge un punto molto più elevato.

Dunque, permettere al bambino di esercitare con le sue mani un’attività fino a realizzare il suo scopo, gli consente di sviluppare e potenziare le sue capacità e, nel caso del cubo del trinomio, garantisce un apprendimento mirato ed efficace.

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