Durante i primi 3 anni di vita, tutti i bambini hanno una specifica ed innata predisposizione nell’apprendere il linguaggio. Ogni bambino possiede tempistiche diverse di apprendimento ma tutti sono predisposti fin dalla nascita alla comunicazione e in particolare a quella linguistica. Come si può aiutare il bambino nell’apprendimento della lingua? Il metodo Montessori fornisce un materiale specifico: le lettere smerigliate.
Il periodo sensitivo del bambino: il linguaggio
Il periodo sensitivo del linguaggio abbraccia il periodo di vita che va dalla nascita fino al compimento dei 6 anni.
Partiamo dal primo linguaggio del neonato, il pianto, che si sviluppa pian piano crescendo in versi, paroline, e successivamente in parole più difficili e frasi via via più elaborate e complesse.
In questo specifico periodo, il bambino possiede un innata predisposizione nell’acquisire il linguaggio.
Quando il bambino raggiunge circa i 30 mesi, inizia a vivere una vera e propria “esplosione del vocabolario“. Maria Montessori definisce proprio così questo periodo perché il bambino riesce a trasformare in comunicazione tutto quello che dalla nascita ha assimilato.
Inizia a fare frasi complete, ad utilizzare verbi, aggettivi, pronomi e il suo vocabolario si arricchisce di parole notevolmente.
Come aiutare il bambino nello sviluppo del linguaggio
Il segreto per sostenere un buon sviluppo linguistico è quello di parlare al bambino fin dalla nascita.
La mente del bambino, infatti, è predisposta ad assimilare fin da subito tutto quello che l’ambiente è capace di offrirgli.
Sarà sufficiente:
- parlare spesso
- parlare bene utilizzando sempre le parole specifiche di ogni cosa (ad esempio “E’ pronta la pasta con le zucchine” e non “Ecco la pappa”)
- narrare sempre tutto ciò che si fa col neonato (“Prepariamoci per andare a letto: sfiliamo la maglietta…togliamo i pantaloni…cambiamo il pannolino…mettiamo il pigiama..) più il racconto sarà dettagliato più il neonato assimilerà parole e gesti
Più si terrà un linguaggio chiaro, specifico e dettagliato più il bambino esprimerà al meglio il proprio linguaggio.
Il periodo sensitivo della scrittura
Il periodo sensitivo della scrittura, che precede quello della lettura, prevede delle capacità che si acquisiscono intorno ai 4 anni e si avvia quando il bambino inizia ad essere interessato alle lettere.
Solitamente, il bambino inizia col voler conoscere le lettere che compongono il proprio nome.
Ed è proprio quando iniziano le domande “Qui c’è scritto il mio nome?”, “Questa che lettera è?” che si può iniziare ad aiutare il bambino nello sviluppo della scrittura.
In questo percorso di sviluppo della scrittura del bambino, il metodo Montessori mette a disposizione due importanti materiali: le lettere smerigliate e l’alfabeto tattile.
«Un essere desideroso di esprimersi ha bisogno di un maestro che gli insegni chiaramente le parole. Possono i familiari agire come maestri? Abitualmente noi non aiutiamo il bambino, non facciamo che ripetere il suo balbettio e se egli non avesse un maestro interiore non imparerebbe nulla. Questo maestro lo spinge verso gli adulti che parlano tra loro e non si rivolgono a lui. Lo spinge ad impadronirsi del linguaggio con quell’esattezza che noi non gli offriamo. Eppure a un anno di età il bambino potrebbe trovare, come nelle nostre scuole, persone intelligenti che gli parlano intelligentemente»
Maria Montessori (dal libro “La mente del bambino”)
Le lettere smerigliate
Le lettere smerigliate sono un materiale montessoriano creato, appunto, per aiutare il bambino nello sviluppo linguistico.
Si presentano come tavolette in legno (26 pezzi) sottili e molto leggere, di forma quadrata e rettangolare in base alle dimensioni delle lettere.
Ogni tavoletta presenta al centro il segno che corrisponde ad ogni lettera dell’alfabeto: le vocali sono di colore rosso e le consonanti di colore blu.
Queste lettere hanno la caratteristica fondamentale di avere la superficie ruvida al tatto, caratteristica resa possibile dalla carta smerigliata, di grana non troppo grossa, che viene incollata al centro della tavoletta.
Le lettere smerigliate in corsivo
Una caratteristica molto importante delle lettere smerigliate è il fatto di essere scritte in corsivo.
Il corsivo, infatti, si preferisce al minuscolo per due importanti motivi:
- il corsivo è la forma più fluida ai bambini in quanto ricorda le forme curve dei primi disegni che fanno. Il corsivo, quindi, asseconda i loro gesti naturali introducendo la grafia senza sforzo
- ogni lettera in corsivo ha un segno unico difficile da confondere
Secondo Maria Montessori, toccare le lettere seguendo il movimento della scrittura aiuta il bambino a:
- preparare i muscoli della mano del bambino alla scrittura stessa
- favorire la memorizzazione dell’immagine
- associare all’immagine di una lettere il proprio suono
Come lavorare con le lettere smerigliate
Per poter lavorare con le lettere smerigliate occorre anche:
- 1 tappetino per delimitare l’area di lavoro
- 1 ciotola con acqua
- 1 piccolo asciugamano
Acqua e asciugamano servono per poter bagnare i polpastrelli della mano e asciugarli prima di toccare le lettere smerigliate.
Presentare il lavoro delle lettere smerigliate
Per far lavorare il bambino con le lettere smerigliate è molto importante presentare il lavoro con semplicità, calma e chiarezza. E’ consigliabile l’uso della lezione in tre tempi.
L’esercizio può essere presentato così:
- toccare, almeno 3 volte, la lettera smerigliata utilizzando solamente l’indice con il pollice accostato ad esso
- pronunciare, al termine di ciascun tocco, il corrispondente suono della lettera toccata
Da presentare per prima, sono le vocali e a seguire le consonanti, mostrando sempre massimo tre lettere alla volta.
La ripetizione continua dei gesti svilupperà nel bambino la memoria dei movimenti legati a quella lettera associando, inoltre, il segno al suono.
Una volta memorizzata la lettera, prima di passare alla scrittura con carta e penna, è possibile far esercitare il bambino con la sabbia, facendogli ripetere sempre col dito i movimenti assimilati.